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Il documento in evidenza

 
Registro patenti de’ professori di pubblica istruzione in questo comune ed altri ricapiti ad esse relativi

Gli insegnanti di Chieri nel primo Ottocento

Durante il regime repubblicano francese a Chieri, durato dal 1799 al 1814, molti furono i cambiamenti nel governo cittadino e nell’organizzazione di mestieri, assistenza e istruzione.

La soppressione degli ordini religiosi, avvenuta nel 1802, portò nella disponibilità dello stato francese e del Comune di Chieri alcuni edifici convenutali, tra i quali la Casa di Sant’Antonio, all’epoca dei Frati Minori detti Zoccolanti, ma costruita dai Padri Gesuiti, ordine soppresso già nel 1773. Dapprima le autorità comunali fecero eseguire un rilievo del complesso di Sant’Antonio, eseguito per consentire di realizzare un’opera pubblica, utile a destinare i locali alle attività scolastiche (articolo 164, numero 49). 

Un cospicuo numero di carte ci informa sulle attività del collegio chierese, che si installò nell’edificio dei francescani, per esempio il regolamento per il convitto, capitolati di lavori per l’adattamento a uso scolastico, liste di attrezzature utili all’insegnamento del disegno e di altre discipline e così via.

Le “patenti” in questione sono le autorizzazioni al’insegnamento, ove troviamo 7 docenti, elencati nel primo foglio. Segue il carteggio relativo ad ognuna delle posizioni docenti, ove si chiariscono le motivazioni dei vari provvedimenti di nomina, dai quali possiamo trarre le seguenti informazioni:

 
 
  • Giovanni Teghilli - chirurgia - Membro dell’Accademia delle Scienze 
  • Vincenzo Delfini - filosofia sacerdote domenicano - direttore del collegio 
  • Antonio Granella  - “primi elementi grammaticali” - prete da La Brigue 
  • Giacinto Bruno - “abbecedario” lettura e scrittura - ex padre domenicano
  • Ugone Belli - grammatica superiore - frate minore osservante 
  • Casimiro Zalli - grammatica - autore del dizionario italiano piemontese latino e francese (Carmagnola 1815) 
  • Francesco Bertinetto - veterinaria - da Superga
 

La nomina del direttore Teghilli si accompagna alla raccomandazione che agli studenti si insegni “la repubblicana avversione al regio governo, e l’amore all’attuale”: le autorità si adoperavano, infatti, a instillare negli scolari la fedeltà allo stato francese, anche a mezzo di un sarcastico pamphlet dell'abate Gaspare Morardo (1741-1817), pubblicato nel 1801, intitolato “La confessione di Carlo Emanuele”, inteso a stigmatizzare le repressioni operate dal re di Sardegna Carlo Emanuele IV di Savoia, di recente costretto a ritirarsi sull’Isola, lasciando il Piemonte ai nuovi dominatori. Un esplicito invito a orientare la coscienza politica dei discenti verso il culto dello stato repubblicano. L’incartamento è senza dubbio di grande utilità per comprendere la riorganizzazione dell’insegnamento nella città, andrebbe quindi studiato e contestualizzato nel contesto del dominio diretto della Repubblica Francese sul Piemonte, evidenziando analogie e differenze rispetto alle precedenti riforme scolastiche.

 

Scheda tecnica

 

Segnatura archivistica: Articolo 44, paragrafo 2, fascicolo non numerato
Datazione: anno X repubblicano (anni 1801-1802)
Titolo: “Registro patenti de’ professori di pubblica istruzione in questo comune ed altri ricapiti ad esse relativi”
Forma: fascicolo di lettere patenti rilegate
Lingua: italiano, latino
Restauri: nessun restauro
Mostre: nessuna mostra

Bibliografia: Vedasi AA.VV., Chieri giacobina (1798-1802), a cura di Guido Vanetti, Chieri 1989, passim per contestualizzare il periodo

 

E-mail: archivio@comune.chieri.to.it
Tel. 011.9428404