Sei in: Home » Archivio storico / Archivio - Documenti / 2015 / Aprile / La peste del 1598 e la chiesa di San Rocco
Nel 1598 a Chieri venne una pestilenza e le autorità cittadine decisero di pronunciare un solenne voto religioso per stornare il contagio e salvare la città. Tale voto includeva la promessa di erigere una chiesa dedicata a San Rocco di Montpellier, invocato nei secoli come protettore contro la peste.
La chiesa, quindi, sorse a ridosso della chiesa dei Domenicani, tra la prima e la seconda cerchia dimura. Era di piccole dimensioni e veniva gestita dalla Confraternita della SS. Trinità, estintasi almeno una cinquantina di anni fa. Nel Settecento Mario Quarini, insigne architetto di Chieri, delineò dei progetti per l'ampliamento dell'edificio e per la facciata, che purtroppo non vennero eseguiti: sono conservati nell'Archivio Storico della Città di Torino, nel ricco fondo denominato ""Collezione Simeom". Nel corso del tempo la chiesina risultò ingombrante, posta com'era nella via principale della città, sicché il Comune decise di eliminarla per allargare la carreggiata.
La chiesa di San Rocco nel 1845 venne, così, demolita: la tela del Moncalvo venne portata alla chiesa di San Bernardino, che da allora fu chiamata chiesa dei SS. Bernardino e Rocco, in virtù della traslazione del voto. Venne collocata nella cappella a destra ed è venerata insieme allo stendardo di San Rocco dei chieresi originari di Tolve, in Basilicata, che sono molto legati alla figura del Santo di Montpellier.
Della chiesa ci rimane una preziosa immagine di Clemente Rovere, disponibile nel volume sul"Piemonte antico e moderno", una vera miniera di informazioni su paesi, città e castelli e forti del Piemonte. Ci rimane un ultimo importante documento, la perizia di due geometri locali, conservata nell'archivio della Confraternita del SS. Nome di Gesù, che illustra i costi della demolizione dell'edificio.
Scheda tecnica
E-mail: archivio@comune.chieri.to.it
Tel. 011.9428404