Sei in: Home » Archivio storico / Archivio - Documenti / 2015 / Luglio / La carta del Rio Tepice del 1777
Nel centro storico di Chieri, come si sa, scorre un tratto del Rio Tepice che assume il simpatico nome di “Rio Merdero”. Tale corso d’acqua è stato interamente coperto per motivi igienico-sanitari.
In passato, infatti, vi venivano gettate le immondizie della città, inclusi i resti della lavorazione delle carni, che avvenivano nel macello sito nei pressi di piazza Umberto I. Un dettagliato disegno del secolo XVIII ne rappresenta il corso, con una grande abbondanza di indicazioni preziose. Vediamo, infatti, il profilo di numerosi edifici che appezzamenti che si affacciavano sul corso del torrente, con indicazione dei proprietari degli stessi. Il rilievo, opera dell’architetto Giuseppe Michele Vay, fu realizzato nell’ottobre del 1777 per ottenere un preciso riferimento topografico relativo al Tepice, allora del tutto visibile, attraversato com’era da ponticelli in prossimità delle vie e dei vicoli di Chieri (nell’indice se ne nominano una dozzina), al fine di valutare come consentirne l’allargamento e determinarne la profondità del fondale. Tra le case indicate, vi sono quelle di Tomaso Ferrero, del nobile Maga Gallo, di Angelo Brandisso, della marchesa Ricci.
Il disegno ha carattere ufficiale: si trova in una riquadratura di china, presenta colorazione accurata ad acquerello, il bollo di soldi tre, l’indicazione della scala in trabucchi, un preciso indice, data e sottoscrizione.
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