Sei in: Home » Archivio storico / Archivio - Documenti / 2016 / Luglio / Un documento dell’imperatore Federico II
In archivio almeno un paio di documenti attestano l’attenzione dell’imperatore verso la nostra città.
Nella prima metà del secolo XIII il titolo imperiale era in capo a Federico II di Svevia, nato a Iesi nelle marche, morto in Puglia nel Castel Fiorentino di Torremaggiore.
Fu uomo colto e tollerante, inserito nel pieno dei conflitti del suo tempo, ma anche poeta raffinato e appassionato del’arte della caccia. Nel corso del suo dominio, esercitato prevalentemente nell’Italia Meridionale, tentò di assoggettare le terre settentrionali, favorendo signori a lui alleati.
In un primo documento, datato aprile 1238, dichiarò Chieri sua “camera specialis”, legando strettamente alla sua persona il piccolo comune piemontese.
Il successivo documento conservato nella nostra città, datato agosto 1245, fu emesso in un periodo di crisi dell’imperatore, al quale si opponeva il papa Innocenzo IV, che confermò la scomunica già comminata a Federico e lo depose. L’imperatore scioglie la comunità di Chieri da patti e convenzioni stretti con alcune località e privati cittadini.
Agli storici la parola, per valutare il peso di tale atto nel quadro politico del Piemonte di allora, diviso in piccoli stati e signorie, come il Marchesato di Monferrato (sotto gli Aleramici), il Principato di Piemonte (sotto i Savoia Acaia), il Marchesato di Saluzzo (sotto gli Aleramici) e i comuni di Asti e Chieri.
Il documento è scritto in un’elegante grafia cancelleresca, minuta e armoniosa, con le righe ben distanziate e ampi margini. Un prezioso segno che ci testimonia del tentativo dell’imperatore di stabilire il suo dominio nelle riottose terre dell’Italia Settentrionale
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