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In uno dei numerosi fascicoli della serie Pratiche edilizie, consultiamo la richiesta della signora Giordano, volta a ottenere il permesso di edificare una casa di abitazione sulla via principale, edificio oggi ancora esistente.
La casa venne progettata nel 1933 da un professionista non citato, ma presumibilmente uno dei pochi attivi a Chieri nella prima metà del Novecento.
La “casetta”, come la definisce la richiedente, si compone, in realtà, di numerosi locali, che la qualifichiamo come residenza di
un tono, con le dotazioni moderne nelle possibilità di famiglia di una certa rilevanza sociale.
Vi troviamo un vasto sotterraneo, grandi stanze, quattro camere da letto, un ampio servizio igienico, balconi ed eleganti bovindi (bowindow).
La casa occupa parte dell’antico recinto dei conti Robbio di San Raffaele, poi dei conti Curbis di San Michele, ampio spazio entro le mura, nel quale sorgono ora il vecchio palazzo patrizio, alcune piccole dimore ed alcuni edifici industriali, a ridosso della via intramuraria, presso la porta del Vajro o di Torino.
Lo smusso del recinto, voluto da Ida Giordano novant’anni fa, consente tuttora l’accesso dei veicoli nel giardino della casa.
Il 6 ottobre 1934 fu concessa l’abitabilità alla nostra casa: il documento è un semplice biglietto da visita dell’autorità che la concesse, fatto che a noi pare piuttosto sorprendente!
La famiglia Giordano diede a Chieri i due fratelli cui è dedicata la via adiacente e anche il chirurgo Giacinto, noto per aver aiutato i partigiani alla fine della seconda guerra mondiale.
Segnatura archivistica: Pratiche edilzie, lettera G, fascicolo Giordano Ida
Antica segnatura: 6
Datazione del documento: 1933, febbraio 11 (la richiesta)
Titolo: Richiesta di permesso edilizio
Forma: foglio di formato protocolllo, disegno in album, velina
Lingua: italiano
Restauri: nessuno
Mostre: nessuna
Bibliografia: nessuna
Archivio Storico Comunale
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