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Nel registro del sale del 1788, una sorta di censimento antico, fonte preziosa per la storia sociale e demografica di Chieri, troviamo una famiglia notevole, che per circa due secoli esercitò il mestiere del falegname in città.
Si tratta dei Barzochino, originari di Fossano.
La famiglia, descritta al numero 705, è così composta:
La famiglia fu impegnata in varie pregevoli opere di falegnameria per la chiesa di San Michele di Chieri, come dimostrano vari documenti citati negli studi di Secondo Caselle. Le tre balaustre della chiesina, per esempio, datate 1783-1785, risultano opera di Antonio (nato nel 1734). Altre opere vennero eseguite a metà ottocento da Bernardo, che compare anch’egli nel nucleo sopra menzionato. Anche Filippo Barzochino operò in San Michele alle cornici di alcune tele.
Alcuni decenni dopo troviamo il giovane Giovanni Bosco da Castelnuovo apprendista presso questa i Barzochino: divenuto sacerdote e dopo aver fondato la Congregazione di San Francesco di Sales (i Salesiani) scuole a beneficio della gioventù torinese, divenne celebre e venne proclamato santo della Chiesa cattolica. Secondo la vulgata salesiana, l’apprendistato da falegname fece maturare nel giovane l’attenzione verso i lavori manuali, strumento di sostentamento e di liberazione, come dimostrano le scuole aperte dalla Congregazione in tutto il mondo. Ai tempi Bernardo Barzochino fu Antonio era sposato con Cecilia Bertola e aveva almeno una figlia, Caterina.
Ancora, i discendenti di questa famiglia compaiono in un bello scatto di Secondo Pia, scattata a Chieri nel 1903.
In essa vediamo un numeroso gruppo familiare in posa davanti al celebre fotografo davanti a Palazzo Valfrè in via San Giorgio. L’edificio apparteneva proprio a loro, come ci conferma un documento cartografico: il catasto nuovo, anno 1910 circa, foglio 38, mappale 98: consultando il relativo “Sommarione” si apprende che la casa con orto apparteneva a Barzocchino Caterina fu Bernardo, forse l’ultima della famiglia.
Negli anni Sessante del 900 il palazzo passò al Comune di Chieri, che nel 2003 circa lo vendette a privati, che ne fecero la propria dimora dopo un intervento di restauro.
Segnatura archivistica: articolo 113, paragrafo 2, volume 199
Datazione del documento: anno 1788
Titolo: Consegna generale per la levata del sale, volume quarto, quartier Albussano
Forma: registro alfabetico prestampato
Lingua: italiano
Restauri: nessuno
Mostre: nessuna
Bibliografia
Secondo CASELLE, Artigiani carignanesi a Chieri: i Riva, in Carignano: appunti per una lettura della città, Carignano s.d. (1978), vol IV.
Marco BAY, Giovanni Bosco a Chieri 1831-1841. Scuola pubblica e Seminario, Roma 2010, pp. 198-199.
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