Nel centro antico di Chieri ammiriamo molti edifici medievali, alcuni seminascosti dagli intonaci ottonovecenteschi, altri più immediatamente identificabili e "godibili".

Tra di essi, spicca la mole laterizia di una casa in via Visca, antica via della Balla (su dla Bala). Il nome della ripida stradina riporta non tanto a un fantomatico gioco della palla, che in genere si pratica su un piano, ma alla famiglia Balla, che a Chieri ebbe origine (ricordate il famoso pittore Giacomo Balla?).

La nostra casa, sita al civico 6, apparteneva alla famiglia M.
Uno dei suoi componenti, L.M., ne propose una modifica piuttosto rilevante, la costruzione di una torretta con ariosa loggia superiore. Siccome l'edificio era stato sottoposto a vincolo dello Stato, alla richiesta è allegata l'autorizzazione della "Regia Sopraintendenza all'Arte Medioevale e Moderna", come si chiamava l'ufficio con il quale tuttora ci rapportiamo quando dobbiamo trattare oggetti d'arte, edifici storici o simili questioni. Il soprintendenza architetto Mesturino ritenne di concedere l'assenso, chiedendo di attenersi ad alcune misure prudenziali, per non compromettere il valore storico della casa. Con nota di qualche mese dopo, concesse la costruzione di un balcone sulla torretta.

Il disegno dell'ingegner M. ci mostra lo stato originario e la conformazione prevista: un'ampia loggia, un balcone dal parapetto di ferro, l'allargamento di un'apertura al piano terreno.

Il Podestà diede l'assenso, previa la raccomandazione del rispetto di alcune semplici norme, appena appena evidenziate nello scarno documento di autorizzazione.

Lo stato attuale della casa ci dimostra che altre modifiche intervennero in corso d'opera. il balcone al piano primo è in laterizio, il portale sottostante in materiale cementizio sagomato, la loggia non pare essere mai stata aperta, vediamo solo la soprelevazione e il balconcino.