Anni fa uscì un bel libro sulle botteghe storiche di Chieri, incentrato sui negozi del dopoguerra.
La città evidentemente ha seguito l'onda del progresso e della prosperità, quindi sono
stati molti i negozi rinnovati nell'ultimo settantennio.
Restano quindi delusi, coloro che si aspettano le tipiche insegne piemontesi
che ammirano ad Alba, Fossano, Pinerolo, Asti e in altre piccole realtà.


Occorre, quindi, fare ricorso alle carte per recuperare in parte
la memoria di alcune antiche botteghe di Chieri.


Nel 1923 giunge a Chieri la Dora Biscuit, che si installa a casa Bruni in via Vittorio Emanuele 37: ce ne parlano due documenti.
Il primo annuncia l'arrivo dell'esercizio, il secondo contiene il progetto dell'artistica vetrina, ormai perduta.


La vetrina seguiva la facciata dell'edificio, incontrando le mensole del balcone. L'ornato semplice delle cornici veniva concluso con uno stemmino sulla sommità. Il disegno è dovuto alla ditta Fratelli Sopetto di Ciriè.
Ignoriamo quanto sia rimasto il negozio a Chieri, ma conosciamo le sorti della Dora Biscuit. Il 5 settembre 1924, su iniziativa del celebre imprenditore Riccardo Gualino, confluiva nella Società Unica (Unione Nazionale Industrie Cioccolato ed Affini),
che riunisce altre 5 imprese del comparto dolciario.


Per la Dora Biscuit lavorava a Torino la chierese Gisella Balla, detta La Leonessa: con il fratello Celso la signora acquisì la fabbrica Leone, che poi fu gestita da figli e nipoti: la storia dei dolciumi ha fatto qualche passo nella nostra Chieri.