Nella storia di Chieri, alcuni personaggi si recano per affari nel centro-nord dell’Europa, sono i cosiddetti “lombardi”. In varie località di Francia e Fiandre esercitano attività di commercio e finanza, acquistano case, a volte ci restano per sempre. Tra costoro è il chierese Claudio Villa, vissuto nel secolo XV, che lasciò rilevanti tracce documentarie e artistiche: egli commissionò a un artista franco fiammingo un messale per il convento francescano di Chieri (dove compare con la moglie Gentina Solaro) e un trittico del celebre pittore Rogier Van der Weyden (1399-1464).
Ci soffermiamo su quest’ultimo: si tratta della Pala Abegg, così denominata dal nome di Werner Abegg (1903-1984), industriale svizzero-torinese, conservata nello Abegg Stiftung di Riggisberg. Nell’opera, il
volto di Claudio Villa di Chieri, banchiere e mecenate, si presenta nello scomparto sinistro.
Nell’archivio storico consultiamo un documento sul Villa aprendo il volume catastale relativo al quartiere Gialdo. Il nome di “Claudius de Villa” è vergato in litterae Cadell, una grafia iper-ornata. Va sottolineato che i Villa, notabili di Chieri e signori di Villastellone, furono ricchi benefattori delle chiese di San Domenico, San Francesco e San Giorgio. Ad essi sono dedicate alcune dettagliate pubblicazioni.
Leggiamo, dunque, il principio del documento:
Claudius de Villa nomine suo et Petri eius fratris pro quo de ratoris suo iuramento consignavit euroum bona commnitati Cherii ut infra: et primo in presenti quarterio in ruata magna burgi dumum eorum habitacionis coherentes Matheus et frater de Broglis et via publica a duabus partibus, est in extimo libras XXVIIII, solidos VII.
Traduzione:
Claudio Villa a nome suo e del fratello Pietro dichiarò i loro beni al comune di Chieri come sotto e
anzitutto una casa di loro abitazione nel presente quartiere nella grande via del borgo (via Vittorio Emanuele II); confinano Matteo e il fratello Broglia e la via pubblica da due parti, vale lire 29 e soldi 7.
Abbiamo, quindi, alcune opere d’arte e alcuni documenti che ci consentono di ricostruire una complessa figura di uomo d’affari e mecenate: come lo furono, secoli dopo, gli Abegg svizzero-torinesi.
Segnatura
archivistica: articolo
143,
paragrafo
1, volume
44
Datazione
del
documento:
anno
1466
Titolo:
Consegnamento
o catasto o estimo del quartiere Gialdo
Forma:
volume rilegato con coperta in cuoio rivestita di pergamena
Lingua:
latino
Restauri: nessuno
Mostre: nessuna
Bibliografia:
AAVV,
Droit
et avant: vicende storiche dei Villa di Andezeno,
Chieri e Villastellone, a cura di G. Vanetti, Andezeno 2009
G.
MOLA DI NOMAGLIO, I De Villa di Villastellone una grande famiglia
nella storia, tra Piemonte ed Europa. Con una notizia sulla feudalità
comunale ed ecclesiastica nello Stato sabaudo, in Villastellone
Percorsi di storia e memoria della comunità a cura di Gianpaolo
Fassino, Villastellone 2022
Sitografia
sulla Pala Abegg
https://abegg-stiftung.ch/en/collection/late-middle-ages
Archivio Storico Comunale
archivio@comune.chieri.to.it
0119428404