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Home  /  Archivio - Documenti  /  2025  /  Gennaio  /  Claudio e i suoi fratelli, chieresi in trasferta

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Claudio e i suoi fratelli, chieresi in trasferta

 

Alcuni personaggi della Chieri antica si recano per affari nel centro-nord dell’Europa, sono i cosiddetti “lombardi”. In varie località di Francia e Fiandre esercitano attività di commercio e finanza, acquistano case, soggiornano a lungo. Tra costoro è Claudio Villa, vissuto nel secolo XV, che lasciò rilevanti tracce documentarie e artistiche: egli commissionò a un artista franco-fiammingo un messale per il convento francescano di Chieri (vi compare con la moglie Gentina Solaro). Compare in un documento catastale relativo al quartiere Gialdo: il suo nome “Claudius de Villa” è vergato in “litterae Cadell”, grafia iper-ornata.

 
Catasto Gialdo anno 1466, dichiarazione di Claudio Villa

Leggiamo, dunque, il principio del documento:
Claudius de Villa nomine suo et Petri eius fratris pro quo de ratoris suo iuramento consignavit eorum bona communitati Cherii ut infra: et primo in presenti quarterio in ruata magna burgi domum eorum habitacionis coherentes Matheus et frater de Broglis et via publica a duabus partibus, est in extimo libras XXVIIII, solidos VII.

Traduzione: Claudio Villa a nome suo e del fratello Pietro dichiarò i loro beni al comune di Chieri come sotto e anzitutto una casa di loro abitazione nel presente quartiere nella grande via del borgo (via Vittorio Emanuele II); confinano Matteo e il fratello Broglia e la via pubblica da due parti, vale lire 29 e soldi 7.

 
 
Riggisberg, R. van der Weyden, Oberto Villa

Invece il fratello Oberto chiese al celebre pittore Rogier Van der Weyden (1399-1464) di dipingere un trittico nel quale viene ritratto. Ci soffermiamo su quest’ultimo: si tratta della Pala Abegg, così denominata dal nome di Werner Abegg (1903-1984), industriale svizzero-torinese, conservata nello Abegg Stiftung di Riggisberg.
Nell’opera, il volto di Oberto Villa di Chieri, banchiere e mecenate, si presenta nello scomparto sinistro. Va sottolineato che i Villa, notabili di Chieri e signori di Villastellone, furono benefattori delle chiese di S. Domenico, S. Francesco e S. Giorgio.

Abbiamo, quindi, alcune opere d’arte e alcuni documenti che ci consentono di ricostruire alcune complesse figure di uomini d’affari e mecenati: come lo furono, secoli dopo, gli Abegg svizzero-torinesi.

 

Scheda tecnica

 

Segnatura archivistica: articolo 143, paragrafo 1, volume 44
Datazione del documento: anno 1466
Titolo: Consegnamento o catasto o estimo del quartiere Gialdo
Forma: volume rilegato con coperta in cuoio rivestita di pergamena
Lingua: latino
Restauri: nessun
Mostre: nessuna

Bibliografia:
- AAVV, Droit et avant: vicende storiche dei Villa di Andezeno, Chieri e Villastellone, a cura di G. Vanetti, Andezeno 2009
- G.MOLA DI NOMAGLIO, I De Villa di Villastellone una grande famiglia nella storia, tra Piemonte ed Europa. Con una notizia sulla feudalità comunale ed ecclesiastica nello Stato sabaudo, in Villastellone Percorsi di storia e memoria della comunità a cura di Gianpaolo Fassino, Villastellone 2022

Sitografia sulla Pala Abegg:
https://abegg-stiftung.ch/en/collection/late-middle-ages

 
 

Informazioni

 

Archivio Storico Comunale
archivio@comune.chieri.to.it
0119428404