Prosegue l'esposizione degli esemplari custoditi in Sala Francone che testimoniano l'affermazione della stampa a caratteri mobili nei volumi pubblicati tra il 1501 e il 1600.
Autore: Aldo Manuzio
Stampatore: Pietro Dusinelli
Luogo e data di stampa: Venezia, 1586
Marca tipografia: personificazione della fortuna su una nave: tiene tra le mani una vela tesa al vento. Accanto Mercurio col caduceo. In cornice xiliografica
Motto: In dies arte ac fortuna
Carattere tipografico: romano e corsivo aldino
Legatura: coperta in pergamena floscia di riuso manoscritto
Formato: 8°
Note: all'interno alcune pagine recano evidenti tracce di camminamento di insetti
La formazione di Aldo Manuzio, figura forse irraggiungibile di editore umanista, è saldamente ancorata ad una profonda coscienza linguistica: non è forse un caso che uno dei due simboli della sua celebre marca sia proprio un’ancora. La fedeltà al testo riportato alla verità originale attraverso il setaccio linguistico e la cura filologica, è assunto fondamentale su cui Aldo fonderà, per tutta la vita, il suo amore per le lettere e la sua passione editoriale. Luminosa lezione di dignità intellettuale che, ripristinando la lettera e liberando lo spirito delle opere stampate, restituirà all’intelligenza del lettore ciò che secoli di imperiose interpretazioni normative gli avevano sottratto.
Autore: Aldo Manuzio
Stampatore: Girolamo Bartoli
Luogo e data di stampa: Pavia, 1586
Marca tipografica: ldra dalle nove teste. In cornice xilografica
Motto: Virescit vulnera virtus
Carattere tipografico: corsivo aldino e romano
Legatura: dorso in pergamena e piatti in cartoncino. Tagli spruzzati di rosso
Formato: 12°