Andrew Clements
Il club dei perdenti
Nel corridoio della scuola, fuori dall’ufficio della preside, c’è una sedia rossa. La chiamano la Graticola e Alec Spencer ci era seduto sopra. Si poteva finire sulla Graticola per svariati motivi, ma Alec era un caso speciale. Lui ci finiva sempre per essere beccato a leggere durante le lezioni. Il fatto è che Alec non riusciva proprio a smettere di leggere, soprattutto se si trattava di un buon libro. Così quando viene messo alle strette dalla preside Vance e deve rimanere fino a tardi a scuola perché i suoi genitori hanno trovato un nuovo lavoro, Alec decide di mettere in piedi un club del libro per poter continuare a dedicarsi alla sua passione. Non vuole essere disturbato e intende essere l’unico membro del club e sceglie il nome “Il club dei perdenti”. D’altronde chi mai vorrebbe iscriversi a un club con questo nome? Altri ragazzi della scuola scoprono il suo club e Alec non rimane più solo, ci sarà il suo ex amico Kent e Nina una ragazza che comincia a piacergli. Alec si rende conto che leggere è un'ottima cosa da fare, ma non è l'unico modo in cui forse vuole passare il suo tempo. La vita reale può essere più complicata dei suoi libri preferiti e a volte le storie più belle sono quelle che succedono fuori dai libri. Certo è difficile sapere come gestire certe situazioni e a lui che è un lettore i libri lo aiutano a capire meglio la vita e gli altri.
Andrew Clements regala una bella storia sulla scuola, sui libri e sulla lettura. Sul potere dei ragazzi di costruire una cultura della lettura e sulla condivisione della lettura. Alla fine del libro l’autore presenta la lista dei libri amati dai personaggi de Il Club dei perdenti e invita a leggere con gusto. La lettura è per tutti dovrebbe essere piacevole, divertente e senza giudizio alcuno.